Follia 2.0 – Quando l’Amore per la Tecnologia si Trasforma in Malattia

Nell’era digitale il nostro smartphone o tablet stanno diventando i nostri migliori amici, ma quando questa dipendenza si trasforma in ossessione?
Il titolo dell’articolo é volutamente provocatorio, ma sembra che rispecchi piuttosto bene la realtà a cui ci stiamo portando.

Nelle scorse settimane é stato commercializzato anche in Italia l’iPad 3 e come succede ormai usualmente abbiamo assistito nei telegiornali alle lunghe file notturne per essere tra i primi il giorno successivo a toccarlo con mano. Tralasciamo per un attimo che tv e radio si dovrebbero occupare ben d’altro piuttosto che pubblicizzare un prodotto, risulta comunque un fenomeno in via di espansione

Essere i primi a tutti i costi

E’ nella natura innata dell’uomo il voler primeggiare rispetto agli altri, distinguersi; fin dall’antichità sono nate infatti prove, sfide, giochi  e quindi premiazioni per i migliori.

Nell’era moderna è difficile essere primi in qualche cosa, sia per l’enorme concorrenza, sia per la difficoltà oggettiva a distinguersi, rimane così una via piuttosto semplice: distinguersi in base alla moda, al gadget telefonico, all’auto posseduta etc..

Il prezzo per essere i primi

Non parlo solo del prezzo monetario (ugualmente non da sottovalutare essendo superiore allo stipendio mensile di tante persone) ma a cosa siamo disposti a fare. La risposta è presto detta: file di ore durante la notte per essere sicuri al mattino successivo di riuscire ad accaparrarsene uno.

Nell’ultima occasione penso che molte persone abbiamo sfiorato, ma alcuni ampiamente superato, la vera e propria patologia: nella notte precedente al fatidico giorno di inizio vendita in Italia quasi tutte le catene di elettronica, ed anche i negozi degli operatori mobili nazionali,  hanno allungato l’usuale orario di chiusura fino a notte inoltrata per consentire ai propri clienti di acquistare l’ultimo modello di Tablet.

Ora, se l’intenzione era di poterlo avere tra i primi, bastava andare in questi innumerevoli negozi e tornarsene a casa felici e contenti entro l’1 di notte, ma,  passarla tutta, o quantomeno buona parte della mattina davanti al negozio ufficiale aspettando l’apertura, mi pare più che il buon senso abbia lasciato posto alla follia; come dire che lo stesso modello venduto 10metri più in là non meriti il nostro interesse, visto che non viene venduto dal negozio ufficiale della marca.

Quello che i padri insegnano ai figli

Tra le cose che più mi hanno fatto riflettere è stato vedere tanti ragazzini accompagnati da un genitore (soprattutto i padri) che non avevano alcun problema a farsi file di ore accompagnando i figli ed ad aprire il portafoglio. Dalle varie interviste è venuto anche alla luce che la maggior parte di questi possedeva già il modello precedente: l’assurdo dell’assurdo.

Se già a 15 anni si è disposti a questo, cosa succederà a 20 o a 30anni?

Questo non vuole essere una recriminazione ad Apple o ai suoi prodotti, ho infatti il sospetto che ben presto questa “isteria collettiva” derivata dai prodotti tecnologici possa espandersi enormemente, facendo di Apple solamente la prima grande azienda coinvolta in questo cambiamento della società.

Immagine | mattbuchanan

[informatica]