App Immuni – Come Funziona?

Per contrastare la diffusione ed il tracciamento del COVID-19 è stata creata Immuni.

Purtroppo c’è tantissime disinformazione al riguardo, con leggende metropolitane fantasiose e persone che pur ammettendo di non capirci nulla, non si trattengono dal dare giudizi completamente errati; facciamo un po’ di chiarezza insieme.

Potete scaricare Immuni su dispositivi Android ed Apple; queste sono le uniche 2 pagine ufficiali in cui scaricare l’app, NON scaricare nulla da altre fonti: molto probabilmente si tratta di copie fasulle riempite di malware/virus.

Nel proseguo tratterò specificamente la versione Android, ma le differenze sono praticamente inesistenti tra le 2 versioni.

Come funziona Immuni

In poche parole: Immuni utilizza il Bluetooth del proprio dispositivo per controllare ed eventualmente segnalare, le interazioni con persone positive al COVID-19, che a loro volta utilizzano Immuni.

Sottolineo alcuni punti davvero importanti: non viene utilizzato il GPS e neppure qualunque altro sistema per conoscere la posizione dell’utente, il sistema infatti conoscerà solo se si è stati vicine a persone positive al COVID-19, ma non dove ci si trovava! Chiunque dica il contrario o è ignorante o mente.

In Android qualunque app voglia avere accesso al Bluetooth deve richiedere il permesso per la localizzazione: Bluetooth, Wifi e GPS sono tutte inserite all’interno del medesimo permesso di sicurezza. Si tratta di una limitazione intrinseca di Android, senza la localizzazione Immuni non può accedere al Bluetooth, risultando quindi completamente inutile.

Funzionamento più approfondito

Perché proprio il Bluetooth? Viene utilizzato il Bluetooth perché rispetto al WiFi comporta una copertura molto più ridotta, si possono così valutare unicamente le persone con cui si ha avuto un incontro davvero ravvicinato, la portata è infatti solitamente limitata a circa 10 metri.

Il Bluetooth inoltre presenta un consumo energetico davvero ridotto, non gravando sulla batteria.

Le differenze di copertura

Immuni controlla anche l’intensità del segnale ricevuto, quelli più deboli non vengono considerati perché si suppone che la distanza sia superiore a quella che comporta rischi di trasmissione del virus.

2 utenti Immuni distanti, non vi è scambio dei codici

Più volte all’ora Immuni genera un codice univoco anonimo che identifica il nostro telefono o tablet, questo codice viene segnalato alle altre persone che utilizzano l’app e viene salvato per 14 giorni all’interno dei loro dispositivi solo se rimaniamo vicini per almeno 15 minuti (per un tempo inferiore si considera davvero ridotta la possibilità di venire contagiati). Dopo 14 giorni tutti i codici ricevuti vengono cancellati.

2 utenti immuni vicini, vi è lo scambio dei codici

Usando Immuni si è tranquilli di non venire contagiati?

Purtroppo Immuni è solamente un aiuto per minimizzare il contagio, ma utilizzandola non dobbiamo sentirci più sicuri: dobbiamo continuare ad utilizzare le mascherine, lavarci frequentemente le mani ed evitare di toccare occhi e bocca quando siamo fuori casa.

Immuni infatti ci avviserà solo successivamente se siamo venuti in contatto con persone positive, non è un modo per evitare i contatti pericolosi.

Cosa succede se sono positivo?

Se risultassi positivo puoi scegliere di comunicarlo alle altre persone: dovrai contattare il ministero della salute, che provvederà ad avvisare le persone che hanno avuto contatti con te, utilizzando i codici registrati del tuo dispositivo elettronico; la tua privacy è completamente garantita.

Cosa succede se incontro un positivo?

Se dovessi aver avuto contatti con un positivo e questo acconsentisse alla pubblicazione, saresti avvisato dall’app tramite una notifica: dovresti poi chiamare il tuo medico per effettuare il tampone di controllo e/o restare in quarantena per 14 giorni.

Rispetta la privacy?

Immuni rispetta la pricacy (anche troppo secondo il mio parete, approfondirò meglio nel prossimo capitolo). Tutti i dati sono anonimizzati: non è possibile risalire a nessuna informazione personale, nome, spostamenti o altro. Gli unici dati condivisi con il sistema sono i codici generati che hanno portato un contatto ravvicinato con persone positive al virus.

Avete ancora delle perplessità? Volete un chiarimento su un aspetto poco approfondito? Potete lasciare un commento al riguardo.