Le Rimodulazioni Telefoniche Estive
Puntuali come l’arrivo del caldo estivo, le rimodulazioni telefoniche ci aspettano sotto l’ombrellone o all’ombra di una montagna, proprio quando ci stiamo finalmente rilassando dopo un anno di lavoro e prestiamo meno attenzione agli sms che riceviamo.
Su questo gli operatori contano: le persone sono più distratte, non prestano la dovuta attenzione ai messaggi ricevuti, soprattutto se questi sono inviati dagli operatori stessi, con frasi complicate e per nulla chiare come “per migliorare la rete” o “per le mutate condizioni di mercato”.
Cosa possiamo fare per tutelarci? Scopriamolo insieme.
Le rimodulazioni sono legali?
Le rimodulazioni sono (purtroppo) legali, ma era stata presentata una legge per bloccarle per 6 mesi a seguito della stipula del contratto; sicuramente si tratterebbe di un passo in avanti, ma sarebbe opportuno fissare un termine congruente con la durata dei contratti che ci vincolano agli operatori (solitamente dai 12 ai 24 mesi)
Si dovrebbe inoltre modificare il metodo di notifica delle rimodulazioni: gli operatori mobili utilizzano gli sms, mentre quelli fissi (o chi ha un abbonamento) le fatture, ai clienti viene però imposto l’uso della raccomandata per effettuare una cessazione di un contratto, creando quindi una disparità enorme di costi e tempo necessario a far valere i propri diritti tra i clienti e le società telefoniche.
Dobbiamo subirle?
Gli operatori contano sulla nostra distrazione e sulla poca chiarezza delle comunicazioni: vengono utilizzate frasi del tipo “per il miglioramento del servizio”, “dal xx/xx potrai inviare SMS senza limiti”, etc facendo quindi credere che si tratti di una miglioria, mettendo in secondo piano l’aumento dei costi.
Ultimamente i messaggi di rimodulazione vengono inviati insieme agli SMS che ci ricordano il rinnovo del piano/opzione: prestate attenzione anche a questo tipo di messaggi che solitamente cancelliamo subito senza neppure leggere, potrebbero nascondersi amare sorprese nella seconda parte della comunicazione.
Se possedete un abbonamento, la comunicazione di variazione dei costi potrebbe trovarsi in seconda pagina, magari dopo l’elenco delle chiamate od il riepilogo dei costi.
Esempio di SMS con rimodulazione (assolutamente vero! abbiamo solo censurato i numeri ed il nome dell’operatore):
Come potete vedere la comunicazione non è assolutamente chiara, mischiando informazioni sul rinnovo della propria offerta con addirittura 2 rimodulazioni in un solo SMS!
Dalla ricezione della comunicazione abbiamo 30 giorni di tempo per accettare la rimodulazione o cessare il contratto.
La portabilità è la nostra migliore risposta
Se nel contratto erano previste penali o costi di disattivazione, facendo leva sul cambiamento al contratto queste decadono, può quindi risultare particolarmente vantaggioso cambiare operatore ed affidarsi ad opzioni/servizi migliori magari ad un prezzo più basso.
Attenzione ai dispositivi acquistati a rate: dovrete continuare a pagare le relative rate mensili o scegliere di pagare tutto in un’unica soluzione, la portabilità cessa i soli costi legati ai piani/opzioni.
Effettuare la portabilità verso un altro operatore equivale a non accettare la proposta di modifica del contratto (purché la stessa sia effettuata sempre entro i 30 giorni). Le portabilità mobili impiegano circa 48 ore per essere completate, quelle fisse circa 14 giorni; sicuramente cambiare operatore mobile è ormai facilissimo ed estremamente veloce, per quelli fissi c’è bisogno di più tempo, soprattutto se intendiamo attivare un’offerta in fibra ottica, ma è sempre la miglior soluzione per risparmiare e far inoltre capire agli operatori che la pratica delle rimodulazioni a cadenza ormai costante deve cessare.
Se tutti gli utenti rimodulati effettuassero portabilità verso altri gestori questa pratica sarebbe utilizzata molto di meno; così non è purtroppo e ciclicamente vengono proposti aumenti del tutto ingiustificati se non per aumentare il guadagno dei gestori.
Spesso mi viene sollevata questa critica: “anche se cambio operatore riceverò altre rimodulazioni” ovviamente nessuno può garantire che in futuro anche l’operatore a cui si è effettuata la portabilità non effettui a sua volta una rimodulazione, ma non cambiare significa accettare ogni nuova vessazione, la portabilità è l’unico modo pratico per far capire che non accettiamo questi cambi contrattuali.
(Fino ad ora Iliad non ha effettuato alcuna rimodulazione, così come CoopVoce per quanto riguarda i gestori virtuali)
Cosa comporta una rimodulazione?
Nel 99% dei casi subire una rimodulazione comporta dover affrontare una spesa superiore, che sia un canone aumentato o il costo di servizi prima gratuiti, diventati poi a pagamento.
Solitamente gli operatori per indorare la pillola uniscono alla rimodulazione un qualche tipo di omaggio: minuti in più, giga extra, etc. Bisogna però prestare attenzione alla durata di questi “regali”: è diventata infatti prassi offrire questo tipo di compensazioni solamente per alcuni mesi o per un anno al massimo, dopo pochi mesi pagheremo di più senza avere nulla in cambio.
Le rimodulazioni sono sempre negative?
In casi eccezionali una rimodulazione può comportare una diminuzione del canone, l’aggiunta di servizi prima a pagamento o anche l’aumento di minuti, sms o giga a disposizione senza che dobbiamo pagare nulla di più.
Si tratta però solitamente di cambiamenti normativi (si pensi ad esempio al ritorno della tariffazione mensile al posto di quella ogni 28 giorni) che obbligano gli operatori ad effettuare un cambiamento vantaggioso per i clienti.