Cosa sono gli IP?

Mentre leggete questo articolo state utilizzando diversi indirizzi IP, non sapete cosa siano? Non preoccupatevi, non è nulla di contagioso, si tratta solamente del numero che identifica un dispositivo connesso ad una rete.

Scopriamone di più insieme.

L’indirizzo IP può essere considerato il numero di telefono di computer, cellulari, console, televisioni e di qualunque altro dispositivo che sia collegato ad internet (o almeno ad una LAN)

Senza questo numero, sarebbe impossibile per un dispositivo collegarsi ad un altro, perché non saprebbe come “trovarlo”; esattamente come a noi serve conoscere il numero di telefono di una persona per poterle telefonare.

IP Pubblici e Privati

Come abbiamo detto gli IP consentono ai dispositivi elettronici, connessi ad una rete, di dialogare tra loro, esistono 2 diversi tipi di IP: quelli pubblici e quelli privati.

Gli IP privati sono quelli utilizzati in casa e nelle aziende, per collegare tra loro computer, cellulari, etc all’interno della propria rete locale (LAN), solitamente gli indirizzi utilizzati a questo scopo sono quelli 192.168.*.*, ma si possono utilizzare queste classi di indirizzi:

  • 10.0.0.010.255.255.255 (16777216 indirizzi disponibili)
  • 172.16.0.0172.31.255.255 (1048576 indirizzi disponibili)
  • 192.168.0.0192.168.255.255 (65536 indirizzi disponibili)

Gli IP privati non possono essere utilizzati per siti, server o computer connessi direttamente ad internet perché non sarebbe possibile gestirli correttamente.

Per la connessione ad internet è necessario un IP pubblico (cioè pubblicamente accessibile), questo IP viene fornito dal nostro operatore (TIM, Vodafone, etc) ed è assegnato al modem, che a sua volta però assegna ai nostri dispositivi degli IP privati, che si potranno così collegare al modem e di conseguenza anche ad internet.

Il modem o router ha quindi 2 IP, uno pubblico (assegnato dal provider) ed uno privato (che si interfaccia alla rete LAN):

Esempio di una rete LAN in cui il modem assegna 9 IP privati ad altrettanti dispositivi

Ogni casa o azienda ha quindi almeno un IP pubblico che permette di navigare su internet e tanti IP privati quanti sono i dispositivi che si vogliono collegare alla rete LAN:

Esempio di 4 reti LAN che utilizzano gli stessi IP privati per i dispositivi, ma che hanno IP pubblici differenti

Alcuni provider possono assegnare più IP pubblici, rendendo possibile al modem l’assegnazione di questi ai dispositivi e rendendoli direttamente accessibili da internet; solitamente questa soluzione è però riservata alle aziende.

Esempio di un provider che rende disponibili 4 IP pubblici: il modem e 3 dispositivi possono essere direttamente accessibili da internet, in questo caso non sono necessari IP privati
Se fosse necessario collegare più di 3 dispositivi sarebbe obbligatorio l’utilizzo di IP privati

L’interfaccia che gestisce la connessione tra IP pubblico ed IP privati si chiama NAT, crea un ponte tra le 2 diverse reti, quella internet e quella casalinga. Ci occuperemo in dettaglio del NAT in un articolo dedicato.

IPv4

Gli IPv4 sono la prima versione creata (utilizzata ancora ora) formati da 4 blocchi di numeri da 0 a 255, nel formato che va da 0.0.0.0 a 255.255.255.255, teoricamente quindi sono disponibili oltre 4 miliardi di indirizzi (o numeri telefonici se preferite) differenti.

Questo numero può sembrare davvero alto, ma si deve considerare che alcuni di questi IP non si possono utilizzare: come gli IP 0.*.*.*, i 127.*.*.* o quelli che vanno da 224.*.*.* fino ad arrivare a 255.255.255.255, riservati alla gestione della rete stessa.

In realtà quindi, gli indirizzi disponibili sono molti di meno di 4 miliardi e per superare questo problema si fa largo uso di IP privati in ogni sotto-rete connessa ad internet.

Alla nascita delle prime reti di computer non si pensava ad una diffusione di massa, quindi i 4 miliardi di IP disponibili sembrava un numero enormemente più alto di quello necessario, le cose non sono evidentemente andate in questo modo ed è stato necessario ripensare gli IP creando una nuova versione: l’IPv6.

IPv6

Gli IPv6 di più moderna concezione, sono invece costituiti da numeri esadecimali (cioè che vanno da 0 a F) in 8 gruppi da 4 come ad esempio 01FD:0A83:0000:0000:0000:0000:0000:0001.

Questo porta una disponibilità di indirizzi pari a circa 3,4 × 1038 (invece dei circa 4,3 × 109 IPv4 ) se la differenza non vi pare molta basterà fare questo esempio per farvi ricredere: se tutta la superficie della terra fosse ricoperta uniformemente di indirizzi IPv6, per ogni metro quadro ce ne sarebbero disponibili circa 650000 miliardi di miliardi! L’utilizzo degli IPv6 permette di superare la problematica della scarsità di indirizzi IP, venendo meno anche la necessità di utilizzare IP privati: ogni dispositivo può essere connesso ad internet con un IP pubblico.

Non riuscite a paragonare questi numeri? Questa è la differenza:

IPv4: 4300000000
IPv6: 3400000000000000000000000000000000000000

IP Fissi (statici) o Dinamici

L’Ultima differenziazione tra gli IP è tra quelli Statici (che non cambiano) o Dinamici (che cambiano).

Normalmente i provider assegnano un IP Dinamico: quando ad esempio riavviate il modem, salta la corrente o staccate il filo del telefono, l’IP alla successiva riaccensione sarà cambiato (potrebbe anche restare lo stesso, dipende se nel mentre non si è reso necessario assegnarlo a qualcun altro)

Solitamente pagando è possibile ricevere un IP Statico: quello è il vostro IP personale e non cambierà mai, anche scollegando il modem riotterrete sempre quello.

Al riavvio del modem l’IP Statico non cambia, mentre quello dinamico può venire sostituito

Ci sono pro e contro per entrambe le soluzioni: se l’IP non cambia potrete collegarvi al vostro Modem in ogni occasione, proprio perché l’IP sarà sempre lo stesso, ma al tempo stesso se utilizzate un servizio che controlla IP (ad esempio per permettervi di vedere gratuitamente un video per un tempo prestabilito) potreste subire delle limitazioni non potendolo mai cambiare.

Solitamente gli IP fissi sono utilizzati dalle aziende o da chi ha necessità di collegarsi dall’esterno, come per il controllo di videocamere, domotica etc, mentre quelli dinamici invece sono utilizzati per i clienti residenziali, che non hanno necessità di mantenere lo stesso IP.